Gli acciai non legati strutturali rappresentano una categoria fondamentale nel campo dell’ingegneria civile e delle costruzioni. Caratterizzati da un’elevata resistenza meccanica e da una buona duttilità, questi acciai sono ideali per la realizzazione di strutture portanti, travi, pilastri e altri elementi strutturali. La loro versatilità e affidabilità li rendono una scelta privilegiata per progetti che richiedono materiali capaci di sopportare carichi significativi e condizioni ambientali variabili.
Gli acciai non legati strutturali sono definiti principalmente dalla loro composizione chimica, che non supera i limiti specificati per gli elementi di lega secondo la normativa UNI EN 10020. Questi acciai sono classificati in base al loro tenore di carbonio e ad altri elementi come manganese, silicio, rame, piombo, cromo, nichel, molibdeno e tungsteno, mantenendosi entro percentuali ben definite.
Le normative principali che regolano gli acciai non legati strutturali includono la UNI EN 10025-2, che specifica le condizioni tecniche di fornitura, e la UNI EN 10219-1 per i profilati cavi formati a freddo. Questi acciai trovano impiego in una vasta gamma di applicazioni, dalle costruzioni civili e industriali, alle infrastrutture come ponti e viadotti, fino agli elementi di carpenteria metallica.
Le principali caratteristiche degli acciai non legati strutturali
Gli acciai non legati strutturali si distinguono per la loro elevata resistenza meccanica, che consente di realizzare strutture capaci di sopportare carichi elevati senza subire deformazioni permanenti. La loro duttilità li rende inoltre capaci di assorbire energia in caso di sollecitazioni improvvise, come quelle sismiche, garantendo una maggiore sicurezza strutturale. Questi acciai presentano anche una buona saldabilità, che facilita le operazioni di assemblaggio in cantiere, e una resistenza adeguata alla corrosione, che può essere ulteriormente migliorata attraverso trattamenti superficiali o l’uso di vernici protettive.
Processo di generazione degli acciai non legati strutturali
Il processo di produzione degli acciai non legati strutturali inizia con la fusione delle materie prime in un altoforno o in un forno ad arco elettrico, seguita dalla colata dell’acciaio fuso in lingotti o billette. Successivamente, questi vengono laminati a caldo per ottenere le diverse forme e dimensioni richieste, come travi, profilati e lamiere. In seguito al processo di generazione i prodotti finiti vengono sottoposti a controlli di qualità per verificare il rispetto delle normative e delle specifiche tecniche richieste.