1. Acciaio S235JR: Introduzione e Caratteristiche Generali
L’acciaio S235JR è un acciaio strutturale non legato laminato a caldo conforme alla serie EN 10025, con requisiti specifici definiti nella parte 2 per i gradi saldabili a media resistenza e con condizioni generali di fornitura descritte nella parte 1 della norma europea, costituendo il riferimento tecnico per prodotti piani e lunghi destinati a carpenteria metallica.
La designazione segue EN 10027-1: la lettera “S” indica l’uso strutturale, il numero “235” il limite di snervamento minimo nominale in MPa per spessori fino a 16 mm, mentre il suffisso “JR” indica la classe di resilienza Charpy con energia minima 27 J provata a +20 °C secondo EN 10025-2, con condizioni generali in EN 10025-1.
Nelle schede tecniche ufficiali dei produttori, S235JR è descritto come acciaio “dolce” facilmente saldabile e piegabile, con campi di resistenza a trazione tipici 360-510 MPa e snervamento minimo che decresce leggermente con l’aumentare dello spessore, come previsto dalla norma. La garanzia di resilienza JR (27 J a +20 °C) è riportata in modo esplicito nelle specifiche di fornitura di lamiere e profili secondo EN 10025-2, a supporto della scelta in applicazioni strutturali standard non esposte a temperature di esercizio inferiori allo zero.
In ambito di produzione e tracciabilità, l’identificazione metallurgica usuale è 1.0038 (S235JR) o 1.0122 (S235JRC) a seconda della variante, come da schede tecniche aziendali allineate alla normativa europea. Per l’immissione sul mercato di prodotti strutturali in edifici e opere, la conformità alla regolamentazione CPR e alle procedure di marcatura CE si integra con l’impiego di acciai conformi EN 10025, assicurando trasparenza nelle prestazioni dichiarate e nei controlli di produzione.
1.1. Differenze S235JR vs Acciai Convenzionali
Rispetto a un generico “S235” senza suffisso, l’acciaio S235JR specifica un requisito di tenacità d’urto minimo di 27 J a +20 °C, funzione del suffisso “JR” definito in EN 10027-1/EN 10025-2, mentre la variante “J0” richiede 27 J a 0 °C e “J2” 27 J a −20 °C, con medesimo livello di snervamento nominale ma diversa idoneità termica.
Le proprietà meccaniche nominali a trazione (ad esempio 360-510 MPa per molte gamme di spessore) sono coerenti entro le tolleranze di EN 10025-2, con riduzione del limite di snervamento all’aumentare dello spessore, aspetto comune agli acciai strutturali non legati e documentato nelle schede di fornitura.
A confronto con acciai “convenzionali” per carpenteria a bassa resistenza non normati dalla serie EN 10025, S235JR assicura requisiti armonizzati europei su composizione, prove e tracciabilità, riducendo incertezze progettuali e di qualificazione rispetto a prodotti privi di specifica EN univoca.
Nei cataloghi ufficiali, S235JR è descritto come facilmente saldabile e lavorabile grazie al basso tenore di carbonio e all’assenza di leganti che aumentino la temprabilità, differenziandosi da acciai legati o microlegati che richiedono procedure più stringenti per la saldatura e il trattamento termico. In ottica prestazionale, le differenze tra S235JR e S235J0/J2 si concentrano sulla resilienza alla temperatura, rilevante per ambienti freddi o soggetti a urti, mentre per ambienti temperati il JR rappresenta l’opzione economicamente più efficiente a parità di requisiti statici.
Rimane buona prassi evitare “equivalenze” automatiche con gradi extra-EN senza verifica documentale, poiché i campi di composizione, i criteri di prova e le classi di impatto possono divergere anche a parità di snervamento dichiarato.
1.2. Vantaggi S235JR per Applicazioni Industriali
Per applicazioni di carpenteria leggera e media, l’acciaio S235JR offre saldabilità e formabilità elevate con costi contenuti, facilitando taglio, piega e assemblaggio in officina senza trattamenti preliminari, come indicato nelle schede di produttore conformi EN 10025-2. L’ampia disponibilità di forme e dimensioni in prodotti piani e lunghi secondo l’offerta industriale europea consente ottimizzazione di approvvigionamento e riduzione degli scarti in settori quali costruzioni civili, macchine e carpenteria generale.
La presenza di un quadro normativo armonizzato (EN 10025-1/-2) supporta la progettazione strutturale e le verifiche di conformità lungo la catena di fornitura, riducendo rischi tecnici e amministrativi in gare e cantieri. In ambito regolatorio, l’uso di S235JR in componenti strutturali ricade nei percorsi di marcatura CE per prodotti da costruzione, con redazione della Dichiarazione di Prestazione (DoP) e sistemi di controllo della produzione in fabbrica (FPC) richiesti dal Regolamento CPR e dalle procedure EN 1090-1 per i fabbricanti di componenti.
La tracciabilità mediante certificati d’ispezione EN 10204 (tipicamente 3.1) consente di collegare i risultati di prova al lotto fornito, abilitando audit, qualifiche di saldatura e controlli in accettazione secondo prassi di qualità industriale. Per ambienti non criogenici e carichi prevalentemente statici, la classe JR rappresenta un bilanciamento efficace tra prestazioni, disponibilità e costo, lasciando alle varianti J0/J2 i contesti con requisiti di urto a bassa temperatura.
1.3. Normative e Certificazioni S235JR
Il riferimento principale per l’acciaio S235JR è EN 10025-2, che definisce le condizioni tecniche di fornitura per gli acciai strutturali non legati, mentre EN 10025-1 stabilisce le condizioni generali applicabili a prodotti piani e lunghi laminati a caldo.
La designazione del grado segue EN 10027-1, che disciplina il sistema simbolico di sigle e numeri per esprimere impiego e proprietà principali, inclusi i suffissi di resilienza JR/J0/J2. Per l’immissione sul mercato dei prodotti da costruzione, si applica il Regolamento (UE) n. 305/2011 con obbligo di Dichiarazione di Prestazione e marcatura CE, supportati da procedure di valutazione e controllo della costanza della prestazione, come indicato dalla Commissione europea.
I fabbricanti di componenti strutturali in acciaio ricadono nel campo di EN 1090-1 per la certificazione del controllo di produzione in fabbrica e per la corretta apposizione della marcatura CE sui prodotti immessi nel mercato europeo. La tracciabilità e la conformità del materiale si attestano mediante documenti EN 10204, con il certificato 3.1 che riporta i risultati di prova sul lotto fornito ed è firmato dal rappresentante autorizzato della qualità indipendente dalla produzione.
L’utilizzo coerente di tali norme e certificazioni consente la piena integrazione dell’S235JR in sistemi qualità, qualifiche di saldatura e capitolati tecnici per opere strutturali, garantendo prestazioni dichiarate e verificabili lungo la supply chain.
2. Composizione Chimica dell’Acciaio S235JR: Elementi di Lega e Specifiche Normative
La composizione chimica S235JR è regolata da EN 10025-2 per gli acciai strutturali non legati, con limiti su C, Mn, P, S e tenori accessori come Cu e N, garantendo saldabilità e costanza di prestazione per prodotti piani e lunghi laminati a caldo. Le schede tecniche dei produttori conformi alla norma indicano tipicamente C ≤ 0,17%, Mn ≤ 1,40%, P ≤ 0,035%, S ≤ 0,035%, Cu ≤ 0,55% e N ≤ 0,012%, valori che assicurano buone proprietà S235JR in termini di lavorabilità e saldabilità in carpenteria.
Per spessori maggiori, la norma consente un innalzamento del tenore di carbonio: diverse schede riportano C max 0,20% per t > 40 mm, mantenendo invariati i limiti su P e S secondo EN 10025-2.
L’acciaio è fornito come “completamente calmato” con elementi leganti l’azoto, tipicamente alluminio totale ≥ 0,020%, come prassi descritta nelle dichiarazioni di prestazione e nei cataloghi di profili strutturali.
Per l’idoneità alla zincatura a caldo, la norma UNI EN 10025-2:2019 (Opzione 5) rimanda alla classificazione della UNI EN ISO 14713-2 Table 1, che definisce tre categorie basate sulla composizione chimica (Si, P):
- Categoria A: Si ≤ 0,030% e Si + 2,5P ≤ 0,090% (Reattività standard).
- Categoria B: 0,14% ≤ Si ≤ 0,25% (P ≤ 0,035%) (Reattività controllata).
- Categoria D: 0,25% < Si ≤ 0,35% (Reattività elevata, per spessori coerenti).
L’ordine deve specificare chiaramente la Categoria richiesta per garantire la qualità e lo spessore del rivestimento.
Tabella – composizione chimica S235JR (Valori massimi tipici conformi a schede EN 10025–2)
| Elemento | Valore tipico |
| C | ≤ 0,17% |
| Mn | ≤ 1,40% |
| P | ≤ 0,035% |
| S | ≤ 0,035% |
| Cu | ≤ 0,55% |
| N | ≤ 0,012% |
Nota: alcune schede riportano per spessori > 40 mm C max 0,20%, con restante composizione invariata entro EN 10025-2, aspetto da verificare nel certificato EN 10204 3.1 di lotto per la specifica partita.
La combinazione di bassi C e S/P contenuti sostiene le caratteristiche S235JR di saldabilità e formabilità a freddo, con controllo della temprabilità e comportamento sotto zincatura come da classificazioni di cui sopra.
2.1. Equivalenze Internazionali S235JR
Nel sistema europeo, S235JR corrisponde al numero materiale 1.0038 e trova riscontro nelle designazioni storiche Fe360B/RSt37-2, come riportato in schede tecniche e repertori industriali autorevoli, mantenendo coerenza con la composizione chimica S235JR e con il requisito di resilienza “JR” a 27 J a +20 °C.
Le designazioni “simili” elencate per uso pratico includono SS 1312 e Fe 360 BFN, da intendersi come riferimenti di corrispondenza storica e commerciale, non come equivalenze normative vincolanti ai sensi EN 10025. In letteratura di mercato sono spesso proposte corrispondenze funzionali verso standard non EN (es. ASTM A36, GB Q235, JIS SS400), utili per pre-screening di approvvigionamento ma non sostitutive della verifica di documenti di prova e prestazioni specifiche per progetto.
In ambito qualifiche e capitolati, è raccomandabile trattare le “equivalenze” cross-standard come comparazioni di campo di prestazione (snervamento, trazione, resilienza) e non come identità normativa, imponendo confronto puntuale di analisi chimica, classe di impatto e condizioni di fornitura. Per applicazioni soggette a marcatura CE e DoP, la conformità deve rimanere riferita a EN 10025-2 e alla corretta identificazione del grado S235JR, indipendentemente da analogie commerciali con gradi extra-UE.
3. Caratteristiche Meccaniche dell’Acciaio S235JR: Proprietà e Prestazioni Strutturali
Per l’acciaio S235JR la norma EN 10025-2 definisce i requisiti meccanici in funzione dello spessore e della condizione di fornitura, con limite di snervamento minimo 235 MPa per t < 16 mm e resistenza a trazione tipica 360-510 MPa, cui si aggiunge la resilienza minima 27 J a +20 °C propria della designazione JR. Le schede tecniche conformi riportano la progressiva riduzione del limite di snervamento con l’aumentare dello spessore e gli allungamenti minimi di riferimento per provini longitudinali e trasversali, coerenti con i campi indicati dalla norma.
Gli stati di fornitura usuali per S235JR sono +AR (grezzo di laminazione) e +N (normalizzato/normalizzazione di laminazione), che vanno espressamente indicati in ordine e marcatura perché influenzano le prove e la qualificazione del materiale. La combinazione di basso tenore di carbonio e classe JR consente buone “caratteristiche S235JR” per carpenteria generale con corretta “saldabilità S235JR” e adeguata tenacità a temperatura ambiente.
3.1. Proprietà Meccaniche S235JR allo Stato “Ricotto”
EN 10025-2 non contempla uno stato “ricotto completo” per S235JR, bensì stati +AR, +N e +M, che devono essere inclusi nella designazione d’ordine e di fornitura. In pratica, per lo stato base +AR la scheda conforme riporta tipicamente ReH ≥ 235 MPa per t ≤ 16 mm, ReH ≥ 225 MPa per 16 < t ≤ 40 mm, Rm 360-510 MPa e A5/A80 come da tabella di spessore e direzione di prova. In condizione +N i requisiti meccanici restano quelli della EN 10025-2, con indicazione esplicita della condizione di fornitura nel certificato EN 10204 e nell’etichettatura del prodotto.
La normalizzazione +N tende a rendere più uniforme la tenacità e la risposta agli urti rispetto al +AR, aspetto da verificare con prove di colata/lotto e specifiche di progetto.
Tabella – Proprietà meccaniche S235JR (estratti conformi)
- ReH t ≤ 16 mm: ≥ 235 MPa
- ReH 16 < t ≤ 40 mm: ≥ 225 MPa
- Rm (ampio intervallo per molti spessori): 360-510 MPa
- KV +20 °C (JR): ≥ 27 J
3.2. Resistenza Meccanica S235JR allo Stato Bonificato
Gli acciai forniti in stato bonificato (tempra + rinvenimento) sono trattati nella parte EN 10025-6 relativa ai gradi ad alto limite di snervamento in condizione Q+T, mentre S235JR rientra nella EN 10025-2 per acciai strutturali non legati e non è previsto in fornitura bonificata.
Pertanto non esistono requisiti “di grado” per S235JR bonificato in EN 10025-2, e ogni eventuale ciclo termico speciale deve essere oggetto di accordo e qualificato con prove sul lotto secondo la sezione prove e certificazioni della stessa norma. Per progetti che richiedono proprietà da acciaio bonificato si rimanda alla scelta di gradi conformi alla EN 10025-6 o capitolati dedicati, evitando assimilazioni non normative.
3.3. Durezza S235JR Dopo Trattamento Termico
EN 10025-2 non prescrive un requisito di “durezza S235JR” a livello di grado, poiché la conformità è verificata tramite prove di trazione e impatto, non attraverso valori HB/HV obbligatori. Le eventuali durezze riportate dai produttori sono valori tipici/indicativi e devono essere lette congiuntamente alla condizione di fornitura e alle proprietà meccaniche certificate in EN 10204, non costituendo di per sé requisito normativo del grado.
Per controlli di accettazione o correlazioni con “lavorabilità S235JR” e usura, è necessario riferirsi ai certificati 3.1 e, se previsto, richiedere prove aggiuntive concordate a ordine secondo le opzioni della norma.
3.4. Resilienza e Tenacità S235JR
La designazione JR implica resilienza minima 27 J a +20 °C su provino Charpy V longitudinale, requisito riportato sia dalla EN 10025-2 sia dalle schede tecniche di fornitura del grado S235JR. I valori minimi a impatto variano con la classe J0/J2 per temperature 0/−20 °C, ma per “proprietà S235JR” la classe JR è qualificata specificamente a +20 °C.
La fornitura +N può migliorare l’omogeneità della microstruttura con effetti favorevoli sulla stabilità della tenacità in esercizio, ma la verifica resta sperimentale e specifica di lotto.
3.5. Fatica e Comportamento Dinamico S235JR
La verifica a fatica in strutture d’acciaio è normata dall’Eurocodice 3 – EN 1993-1-9, che adotta categorie di dettaglio e curve S-N indipendenti dal solo valore di snervamento per i gradi strutturali ordinari, includendo S235JR entro il campo di validità del codice.
La resistenza a fatica è quindi governata dal dettaglio costruttivo, dalla qualità di giunzioni e finiture e dai fattori correttivi previsti dalle tabelle del codice, più che dal passaggio da S235JR ad altri gradi della stessa famiglia. In presenza di azioni dinamiche e cicliche, la progettazione deve applicare le categorie di dettaglio pertinenti, i fattori parziali γMf e gli eventuali effetti di spessore secondo i paragrafi e le tabelle della EN 1993-1-9.
4. Caratteristiche Fisiche dell’Acciaio S235JR: Proprietà Termiche e Strutturali
Le proprietà fisiche tipiche dell’acciaio S235JR per il calcolo e la progettazione comprendono densità circa 7,8-7,85 g/cm³, modulo elastico E ≈ 210 GPa, rapporto di Poisson e modulo di taglio G ≈ 80 GPa, come riportato in schede tecniche ufficiali del produttore per S235JR conformi EN 10025-2. Le stesse schede includono coefficienti termici quali la dilatazione lineare media nell’intervallo 20-300 °C e calore specifico in prossimità di 50-100 °C, valori utilizzati correntemente per la previsione degli effetti termici in fabbricazione e servizio. Dati complementari su conducibilità termica (circa 50-52 W/m·K a temperatura ambiente) e capacità termica (circa 0,47-0,50 kJ/kg·K) sono riportati in datasheet tecnici di fornitura riferiti a S235JR/1.0038, utili per stime energetiche in saldatura e trattamenti superficiali.
In assenza di requisiti cogenti nella EN 10025-2:2019 per grandezze fisiche, in progetto si raccomanda coerenza tra valori assunti nei modelli e quelli certificati/indicati dal fornitore per la specifica partita, in particolare per analisi termo-strutturali.
Proprietà strutturali principali
- Modulo di Young E≈210 GPa valore tipico impiegato nel dimensionamento elastico di componenti e giunzioni in acciaio S235JR secondo prassi produttiva e letteratura tecnica applicata.
- Rapporto di Poisson e modulo di taglio G≈80 GPa parametri coerenti con gli acciai strutturali non legati laminati a caldo, utili per analisi a taglio e torsione.
- Densità 7800/7850 kg/m3 riferimento per valutazione dei pesi propri, inerzie e trasporti in carpenteria metallica con proprietà S235JR conformi.
Proprietà termiche di riferimento
- Coefficiente di dilatazione lineare medio nell’intervallo 20-300 °C: grandezza necessaria per controllare giochi, tolleranze e effetti di ritiro nella lavorabilità S235JR.
- Conducibilità termica a 20-25 °C: utile per valutazioni di cicli termici locali in saldatura e taglio termico con trattamento termico S235JR non previsto come requisito di grado.
- Calore specifico in prossimità di 20-100 °C: parametro per bilanci energetici e simulazioni termo-meccaniche.
Note applicative e tolleranze
La variabilità con temperatura e microstruttura implica che i valori “tipici” di caratteristiche S235JR vadano confermati per la fornitura in essere, soprattutto quando si eseguono analisi termo-strutturali o processi con forti gradienti termici, verificando, ove necessario, la coerenza tra progettazione e certificazioni EN 10204 di lotto.
Per componenti soggetti a riscaldamenti ripetuti o zincatura a caldo, la scelta della classe di composizione per zincatura indicata dai produttori deve essere coordinata con i parametri termici sopra, per mitigare deformazioni e tensionamenti residui in applicazioni S235JR di carpenteria.
5. Trattamenti Termici dell’Acciaio S235JR: Processi e Parametri Ottimali
Per l’acciaio S235JR la norma EN 10025-2:2019 disciplina la fornitura in condizioni +AR (grezzo di laminazione), +N (normalizzato/normalizzazione di laminazione) e +M, mentre non prevede requisiti di grado in stato bonificato, motivo per cui il “trattamento termico S235JR” è da intendersi principalmente come normalizzazione o distensione e non come ciclo di tempra e rinvenimento prescrittivo di norma.
Le schede tecniche conformi indicano inoltre che il materiale non è destinato a tempra per ottenere alte durezze, pur potendo essere sottoposto a normalizzazione o distensione per esigenze di uniformità microstrutturale o per ridurre gli sforzi residui, con chiara marcatura della condizione di fornitura e relativo certificato EN 10204.
In ambito di “lavorabilità S235JR” e “saldabilità S235JR”, la gestione termica deve privilegiare cicli che mantengano la bassa temprabilità tipica della “composizione chimica S235JR”, limitando rischi di fragilizzazione e variazioni indesiderate di tenacità.
5.1. Tempra S235JR: Temperature e Tecniche
Le fonti ufficiali non richiedono né qualificano la tempra come stato di fornitura per S235JR, e riportano che il grado non è destinato a trattamenti di indurimento, privilegiando piuttosto normalizzazione e distensione come pratiche ammesse e tracciabili a certificato.
Alcune schede produttore, a fini applicativi, riportano parametri indicativi di austenitizzazione attorno a 920 °C con tempra in acqua, precisando che tali cicli non rientrano nelle prescrizioni della EN 10025-2:2019 e pertanto vanno considerati solo previo accordo tecnico e verifica sperimentale di lotto. In presenza di richieste di “durezza S235JR” elevate, la scelta tecnica corretta è di norma la selezione di un grado adatto alla bonifica (EN 10025-6) anziché l’imposizione di cicli di tempra su S235JR, per evitare prestazioni non garantite dal capitolato di grado.
5.2. Rinvenimento S235JR: Parametri Ottimali
Quando venga effettuata una tempra su componenti S235JR per esigenze non coperte dalla norma, i produttori indicano intervalli di rinvenimento tipici 540-665 °C in aria, con regola operativa di distensione post-saldatura a circa 50 °C al di sotto della temperatura di rinvenimento adottata, sempre con successiva verifica mediante prove meccaniche del lotto.
Tali condizioni sono da considerarsi “fuori norma” rispetto alla EN 10025-2:2019 e richiedono identificazione chiara della condizione di trattamento sul certificato EN 10204, con controlli mirati su resilienza, trazione e, se concordato, durezza, per garantire le “caratteristiche S235JR” richieste dal progetto.
In applicazioni sensibili alla tenacità, un rinvenimento adeguato dopo cicli severi di riscaldo/raffreddamento può mitigare gradienti di tensione e dispersioni di proprietà nella zona termicamente alterata, pur rimanendo non sostitutivo dei requisiti di grado.
5.3. Normalizzazione S235JR: Condizioni e Applicazioni
La normalizzazione è il “trattamento termico S235JR” tecnicamente più coerente con la norma, essendo associata alla condizione di fornitura +N prevista da EN 10025-2:2019 e riportata in modo esplicito nelle designazioni d’ordine e marcatura del prodotto.
Le schede tecniche indicano temperature di normalizzazione tipiche intorno a 920 °C con raffreddamento in aria, finalizzate a uniformare la microstruttura e stabilizzare le “proprietà S235JR” in vista di lavorazioni o esercizio, incluse possibili esigenze di raddrizzatura o cicli termici successivi. Per prodotti consegnati in +N, è dichiarata l’ammissibilità della formatura a caldo e/o di una ulteriore normalizzazione, purché tracciate a documento e conformi alle specifiche del lotto fornite con certificato 3.1 secondo EN 10204.
5.4. Controllo Qualità Trattamenti Termici S235JR
Il controllo qualità deve ancorarsi ai requisiti della EN 10025-2:2019 per prove di trazione e resilienza della classe JR (27 J a +20 °C) e allinearsi alle opzioni di prova aggiuntive previste dalla norma, registrando nei certificati EN 10204 3.1 la condizione di trattamento e i risultati di prova del lotto fornito.
La verifica documentale comprende la coerenza della condizione di fornitura (+AR, +N, +M) con le “applicazioni S235JR” e con le prestazioni contrattuali di capitolato, inclusa l’eventuale richiesta di riprove dopo trattamento termico per confermare le “proprietà S235JR” finali.
Per componenti critici, può essere utile integrare controlli metallografici e di “durezza S235JR” come prove di correlazione, pur non essendo la durezza un requisito cogente di grado nella EN 10025-2, quando concordato come prova aggiuntiva.
5.5. Difetti Comuni e Soluzioni Trattamenti Termici S235JR
Nelle lavorazioni termiche e nella saldatura di S235JR, il rischio più tipico non è l’eccessiva temprabilità ma la fessurazione a freddo da idrogeno in giunti spessi o con elevato apporto di idrogeno, gestita tramite pre-riscaldo calcolato con i metodi dell’EN 1011-2 basati sul carbon equivalent (CEV/CET).
Le linee guida industriali che implementano EN 1011-2 propongono il calcolo del pre-riscaldo in funzione di CEV/CET, spessore combinato, apporto termico e idrogeno diffusibile del consumabile, fornendo curve o tabelle per impostare temperature sicure di preriscaldo e interpass in “saldabilità S235JR”.
La bassa “composizione chimica S235JR” in carbonio e leganti comporta CEV contenuto e, quindi, pre-riscaldi generalmente moderati, ma la definizione finale deve seguire EN 1011-2 con i parametri effettivi di giunto, consumabili e spessore reale, registrando i valori nel piano di saldatura e nei report di fabbricazione.
6. Applicazioni Industriali dell’Acciaio S235JR: Settori e Impieghi Strategici
L’acciaio S235JR è un acciaio strutturale non legato per carpenteria saldata e formata a freddo, impiegato in prodotti piani e lunghi per componenti portanti soggetti a carichi statici moderati con buona saldabilità e formabilità.
Le schede tecniche e le norme di riferimento confermano l’uso in costruzioni metalliche generali, con disponibilità industriale ampia e resilienza di classe JR (27 J a +20 °C) idonea a esercizio in ambiente temperato. La possibilità di zincatura a caldo secondo le classi di composizione indicate per S235JR facilita la protezione anticorrosiva di strutture e carpenterie esposte.
6.1. Applicazioni Automotive S235JR
Per l’automotive tradizionale, S235JR trova impiego in componenti strutturali secondari e telai ausiliari non critici dove si richiedono saldabilità e costo contenuto, coerentemente con la destinazione “costruzioni saldate” e con la natura di acciaio strutturale EN 10025-2:2019 a bassa temprabilità. Per sistemi di trasporto e allestimenti veicolari leggeri, è utilizzato in staffe, supporti e telai di carrozzeria non soggetti a requisiti di alta resistenza, con eventuale zincatura a caldo secondo la classificazione di idoneità riportata per S235JR.
In presenza di requisiti di tenacità a bassa temperatura o di maggiore snervamento, si ricorre tipicamente a varianti J0/J2 o a gradi superiori della stessa famiglia EN 10025-2, evitando equivalenze non normate.
6.2. Settore Macchine Utensili S235JR
Nelle macchine e impianti, S235JR è impiegato per basamenti, telai, carter e strutture di sostegno saldate dove servono planarità, facilità di taglio/piega e contenimento dei costi, senza necessità di trattamenti di bonifica non previsti dal grado.
La disponibilità in lamiere e profili laminati a caldo, con buone tolleranze dimensionali, agevola la standardizzazione di telai e banchi macchina tramite saldatura e normalizzazione di laminazione (+N) quando richiesta. La compatibilità con zincatura a caldo o verniciatura industriale supporta l’uso in ambienti produttivi con esposizione moderata, previo coordinamento composizione-rivestimento.
6.3. Industria Meccanica e Costruzioni S235JR
S235JR è largamente usato in carpenterie metalliche per edifici, capannoni, scale, passerelle e strutture ausiliarie grazie alla saldabilità e alla disponibilità di formati in prodotti piani e lunghi conformi EN 10025-2. L’inquadramento come acciaio strutturale e i requisiti meccanici normati (ReH ≥ 235 MPa per t ≤ 16 mm; KV 27 J a +20 °C) ne fanno un materiale di riferimento per elementi con carichi prevalentemente statici in clima temperato.
Per componenti da costruzione soggetti a marcatura CE si applicano i percorsi di conformità secondo Regolamento CPR e prassi EN 1090-1 a valle della scelta di materiale conforme EN 10025-2.
6.4. Settori Specialistici S235JR
Per strutture destinate a zincatura a caldo, S235JR offre varianti con classi di composizione per prevedibilità del rivestimento, utile in infrastrutture leggere, scale esterne e parapetti. In ambito servizi industriali e impiantistica leggera, l’indicazione “applicated for welding constructions” consente l’uso in telai, cavalletti, supporti e carpenterie di servizio, con controllo di qualità tramite certificati EN 10204 3.1. Qualora siano richiesti tenori prestazionali più elevati o tenacità a bassa temperatura, si preferiscono gradi S275/S355 e/o classi J0/J2 secondo lo stesso corpus normativo.
6.5. Comparazione Prestazioni vs Altri Acciai
La tabella confronta requisiti normativi tipici tra S235JR e i gradi adiacenti della stessa famiglia per evidenziare ambiti applicativi e margini di progetto, con dati conformi a EN 10025-2:2019 e schede produttore.
| Grado | ReH t ≤ 16 mm | Rm (MPa) | Resilienza (J; T) | Note applicative sintetiche |
| S235JR | ≥ 235 MPa | 360-510 | 27 J a +20 °C | Carpenteria generale saldata in clima temperato con buona saldabilità |
| S275JR | ≥ 275 MPa | 430-580 | 27 J a +20 °C | Aumento margine statico rispetto a S235JR per stessi dettagli costruttivi |
| S355JR | ≥ 355 MPa | 470-630/680 | 27 J a +20 °C | Strutture più sollecitate con spessori ottimizzati e minori masse |
La scelta tra S235JR, S275JR e S355JR è guidata da requisiti di snervamento, tenacità e masse, da bilanciare con la “saldabilità S235JR” e i dettagli di giunzione che dominano la resistenza a fatica secondo gli Eurocodici, nonché con la disponibilità industriale e i cicli protettivi previsti. Per zincatura e protezione, la classificazione di idoneità delle varianti S235JR supporta decisioni di finitura coerenti con la “composizione chimica S235JR”.
7. Domande Più Frequenti sull’Acciaio S235JR: Risposte Tecniche per Professionisti
Segue una selezione di FAQ operative su S235JR, con riferimenti a norme EN e schede tecniche conformi per l’uso in progettazione, acquisto e controllo qualità.
7.1. Che cosa significa il suffisso “JR” in S235JR?
Il suffisso JR indica che l’acciaio ha resilienza minima 27 J a +20 °C su provino Charpy V secondo la designazione EN 10027-1 e i requisiti di EN 10025-2:2019 per gli acciai strutturali non legati.
7.2. Qual è la differenza tra S235, S235JR, S235J0 e S235J2?
Tutti condividono il limite di snervamento nominale 235 MPa per piccoli spessori, ma JR/J0/J2 differiscono per la temperatura a cui è garantita l’energia d’urto: 27 J a +20 °C (JR), 27 J a 0 °C (J0), 27 J a −20 °C (J2) secondo EN 10027-1 e tabelle di EN 10025-2.
7.3. Quali sono i requisiti meccanici minimi tipici del grado?
Per molti formati piani/lunghi valgono ReH ≥ 235 MPa per t ≤ 16 mm, resistenza a trazione circa 360-510 MPa e resilienza 27 J a +20 °C, come da EN 10025-2:2019 e datasheet conformi del grado S235JR.
7.4. Qual è la composizione chimica massima indicativa per S235JR?
Schede tecniche conformi riportano limiti tipici C ≤ 0,17%, Mn ≤ 1,40%, P ≤ 0,035%, S ≤ 0,035%, Cu ≤ 0,55% e N ≤ 0,012%, in coerenza con il profilo di acciaio strutturale non legato della EN 10025-2.
7.5. S235JR è saldabile e quali sono i riferimenti per la qualificazione?
La bassa carboniosità e l’inquadramento in EN 10025-2:2019 lo rendono adatto a costruzioni saldate; la documentazione di lotto deve includere certificato EN 10204 (tipicamente 3.1) e, se necessario, la verifica del carbon-equivalent per le procedure secondo prassi EN 1011-2 riportate nelle guide tecniche.
7.6. È idoneo alla zincatura a caldo?
Le schede per S235JR classificano l’idoneità in base al silicio (classi per zincatura) per prevedere spessore e aspetto del rivestimento, offrendo intervalli su Si e P a supporto dei trattamenti di protezione.
7.7. Quali condizioni di fornitura sono previste e come impattano le proprietà?
Le condizioni ammesse sono +AR (grezzo di laminazione), +N (normalizzato/normalizzazione di laminazione) e +M secondo EN 10025-2; la condizione va riportata nella designazione e influenza l’omogeneità microstrutturale e la risposta a urto.
7.8. Quali documenti e marcature sono richiesti per impieghi strutturali in opere?
Per componenti strutturali immessi sul mercato UE si applicano i percorsi di marcatura CE ai sensi EN 1090-1 con FPC certificato da Organismo Notificato, oltre ai certificati materiali secondo EN 10204 che assicurano tracciabilità di prove e conformità.
7.9. S235JR è adatto a verifiche a fatica secondo Eurocodici?
La resistenza a fatica è trattata dall’EN 1993-1-9 tramite categorie di dettaglio e curve S-N, dove il grado S235JR rientra come acciaio strutturale; la prestazione a fatica dipende soprattutto dal dettaglio costruttivo e dalla qualità della giunzione.
7.10. La durezza è regolata da requisiti di grado o solo indicativa?
EN 10025-2:2019 non fissa un valore di “durezza S235JR” come requisito cogente di grado, poiché la conformità è basata su trazione e impatto; eventuali valori HB/HV presenti nei datasheet sono informativi e vanno letti con la condizione di fornitura e le prove 3.1.
8. L’Offerta Siderticino per l’Acciaio S235JR: Soluzioni Specialistiche
Siderticino rende disponibile S235JR in un portafoglio mirato per carpenteria e meccanica leggera, con conformità alla EN 10025-2:2019 per acciai strutturali non legati e tracciabilità documentale secondo EN 10204. L’offerta comprende semilavorati trafilati a freddo e, ove indicato, laminati, con focalizzazione su saldabilità e lavorabilità tipiche del grado in applicazioni generali.
Norme di riferimento e designazione
Tutti i prodotti S235JR fanno capo a EN 10025-2:2019 per le condizioni tecniche di fornitura, mentre la designazione JR deriva dal sistema EN 10027-1 con richiesta di 27 J a +20 °C in prova Charpy V. La corretta indicazione dello stato di fornitura (+AR/+N/+M se applicabile) e della classe di resilienza nella documentazione d’ordine è parte essenziale della conformità di grado.
8.1. Certificazioni e tracciabilità documentale
Le forniture possono essere accompagnate da certificati materiali secondo EN 10204, con prevalenza del certificato 3.1 per usi strutturali, che riporta analisi chimica e risultati di prova specifici del lotto/colata.
La richiesta del 3.1 deve essere esplicitata in ordine e i contenuti minimi includono produttore, numero di colata, norma di riferimento e risultati di prove meccaniche, a tutela della rintracciabilità lungo la catena di fornitura.
8.2. Servizi per la conformità di progetto
La disponibilità di S235JR con documentazione EN 10204 facilita le attività dei centri di trasformazione/fabbricanti soggetti a marcatura CE secondo EN 1090-1, che devono integrare FPC e DoP per componenti strutturali, mantenendo la coerenza normativa tra materiale e processo.
In capitolati con requisiti di resilienza diversi dalla classe JR, è consigliabile la selezione di varianti J0/J2 all’interno della stessa famiglia EN 10025-2, con verifica preventiva di disponibilità commerciale.
8.3. Consulenza applicativa e scelta del grado
Per carpenterie in clima temperato con carichi prevalentemente statici, S235JR rappresenta la scelta costo-efficiente, mentre per maggiori margini statici o basse temperature operative si considerano S275/S355 e/o classi J0/J2 secondo lo stesso standard.
La selezione deve essere correlata alla documentazione di qualità richiesta a fornitura e alle esigenze di protezione superficiale (es. zincatura a caldo) in base alle idoneità di composizione riportate nei datasheet del grado.
9. Lavorabilità dell’Acciaio S235JR: Parametri di Taglio e Tecniche Ottimali
L’acciaio S235JR rientra nella classificazione dei materiali lavorabili ISO per acciai non legati gruppo P1.x, con basso tenore di carbonio e tendenza a tagliente di riporto e trucioli lunghi, aspetti che orientano scelte di utensili e condizioni di taglio per una buona “lavorabilità S235JR”.
Per la tornitura su acciai non legati, si raccomandano velocità di taglio elevate per limitare il tagliente di riporto built-up edge, avanzamenti relativamente alti per favorire il controllo truciolo, inserti affilati con geometrie leggere e, quando utile, inserti wiper per finitura e produttività. La designazione S235JR secondo EN 10025-2:2019 definisce il profilo meccanico del materiale ma non impone parametri di lavorazione, che vanno quindi selezionati secondo le guide ISO per utensili e le specifiche tecniche dei produttori di tooling.
9.1. Tornitura: strategie e valori d’avvio
Nei bassi C tipici della “composizione chimica S235JR”, l’uso di velocità più alte e spigoli vivi riduce lo smearing e migliora la stabilità della superficie, mentre rompi trucioli dedicati P1.x aiutano il controllo del truciolo in condizioni di avanzamento sostenuto. Come riferimento applicativo documentato, in tornitura di acciai non legati P1.3 è riportato un caso con vc = 180m/min, fn = 0,45 mm/rev, ap = 1,5mm, indicativo del campo tipico per carburi in condizioni stabili su pezzi similari a S235JR. In ambito sperimentale su S235 (stessa famiglia strutturale), prove di tornitura assistita da vibrazione hanno impiegato n = 600-900 rpm, f = 0,07, 0,14mm/rev, ap = 0,2-0,4mm, mostrando fino al 18% di riduzione dell’energia specifica di taglio rispetto al taglio convenzionale.
Per “caratteristiche S235JR” coerenti e stabilità del truciolo, partire da inserti per ISO P1.x, velocità medio-alte, avanzamenti tali da attivare il rompitruciolo, e refrigerante secondo stabilità macchina e rugosità richiesta.
9.2. Foratura, maschiatura e alesatura
Per la foratura multi-materiale con carburo, sistemi come punte in metallo duro integrale coprono il campo ISO P con tolleranze ottenibili IT8-IT9, consigliando refrigerazione interna ed evacuazione truciolo ottimizzata per acciai non legati come S235JR. Per maschiatura in P fino a circa 350 HB (ben oltre la “durezza S235JR” tipica), alcuni prodotti offrono opzioni con rivestimenti per ridurre adesione e aumentare vita utensile, utili nelle “proprietà S235JR” di pezzi zincabili o verniciabili.
In alesatura/lamatura fine, alesatori dedicati con refrigerante interno consentono qualità foro fino a H7 su acciai ISO P, aspetto utile in “applicazioni S235JR” di carpenteria meccanica quando si richiedono accoppiamenti controllati.
9.3. Note pratiche su classificazione e scelta utensili
La ISO 513 classifica materiali e applicazioni dei materiali da taglio, fornendo il quadro per associare S235JR a ISO P1.x e selezionare gradi/geometrie utensili coerenti con l’obiettivo di minimizzare BUE e usure di fianco/cratere.
Le guide Sandvik per “turning unalloyed steel” prescrivono velocità alte, avanzamenti elevati per rompere il truciolo e spigoli affilati/positivi, con impiego di wiper quando servono superfici migliori senza sacrificare produttività. Nella pratica officina, fissare parametri iniziali dal campo ISO P1.x dei cataloghi utensili e ottimizzare su macchina monitorando truciolo, usura e qualità, mantenendo traccia digitale secondo ISO 13399 per coerenza dati tra CAM e fornitore.
9.4. Tabella – Impostazioni e riferimenti per S235JR
| Operazione | Indicazioni operative | Riferimenti |
| Tornitura | Evitare BUE: vc alto, feed elevato per rompi truciolo, inserti affilati e wiper su S235JR | ISO P1.x e guida Sandvik turning unalloyed steel |
| Caso applicativo | Esempio P1.3: vc≈180m/min, fn=0,45mm/rev, ap=1,5mm | Catalogo applicazioni utensili carburo |
| Setup sperimentale | S235: n 600-900 rpm, f=0,07-0,14mm/rev, ap=0,2-0,4mm con riduzione SCE fino a 18% | Studio peer-reviewed su tornitura assistita |
| Foratura | Carburo multi-materiale, IT8-IT9, refrigerazione interna e gestione truciolo su pezziS235JR | Catalogo tecnico e parametri ISO 13399 |
| Maschiatura/Alesatura | Maschi XM fino a 350 HB; alesatori con H7 e refrigerazione interna su acciai ISO P | Schede tecniche utensili per acciai P |
10. Saldabilità dell’Acciaio S235JR: Procedure e Precauzioni
L’acciaio S235JR presenta saldabilità generalmente favorevole grazie a basso carbonio e controllo degli elementi residui, ma la progettazione delle giunzioni deve seguire EN 1011-2 per prevenire cricche a freddo e definire correttamente preriscaldo, interpass e apporto termico in funzione di spessore, CEV/CET, idrogeno diffusibile e calore introdotto.
Le raccomandazioni EN 1011-2 includono metodi per il calcolo della temperatura di preriscaldo e l’uso di nomogrammi/relazioni che tengono conto dei parametri sopra, con indicazioni operative su misura per gli acciai ferritici come S235JR. Per la maggior parte delle carpenterie in S235JR con CEV contenuto e spessori moderati, il preriscaldo richiesto è limitato o nullo, ma deve essere determinato formalmente secondo la metodologia EN 1011-2 e i valori di CEV del certificato 3.1.
10.1. Requisiti di qualifica: WPS/PQR e saldatori
La specifica di procedura di saldatura (WPS) per S235JR deve essere qualificata con prova di procedura secondo ISO 15614-1, che stabilisce l’esecuzione del saggio, i test distruttivi/NDT e il campo di validità per processo, spessore, posizione e materiale.
La qualifica degli operatori avviene secondo ISO 9606-1 per saldatura a fusione di acciai, che definisce prove, posizioni, variabili essenziali e criteri di accettazione uniformi per il riconoscimento trasversale delle abilitazioni. In officine soggette a esecuzione per opere, l’insieme WPS/PQR e qualifiche saldatori è integrato dal sistema di qualità di saldatura EN ISO 3834, richiesto come base per la conformità di processo nelle costruzioni in acciaio.
10.2. Qualità di esecuzione e criteri di accettazione
Per componenti strutturali, EN 1090-2 richiama livelli di qualità dei giunti basati su EN ISO 5817, tipicamente livello C per EXC2 salvo eccezioni più restrittive, fissando tolleranze e difettologia ammissibile in produzione e controllo. La EN ISO 5817 definisce i livelli B, C e D e le relative soglie per imperfezioni come sottosquadri, mancanza di fusione eccessi di convessità, fungendo da riferimento per VT, RT/UT e decisioni di riparazione in carpenteria S235JR.
In presenza di requisiti a fatica severi, la scelta del livello B o prescrizioni “B+” derivate da EN 1090-2 su specifiche imperfezioni può essere necessaria per ottimizzare la durabilità del dettaglio, con conseguente impatto su preparazioni, sequenze e riprese di saldatura.
10.3. Preriscaldo, interpass e idrogeno
EN 1011-2 prescrive che il preriscaldo sia funzione congiunta di CEV/CET, spessore combinato, apporto termico e contenuto di idrogeno dei consumabili, con misurazione secondo EN ISO 13916 nell’area prossima al giunto immediatamente prima della saldatura. Le guide applicative ribadiscono che, per CEV bassi, il rischio di cricca a freddo è ridotto ma non nullo, e che la classe di idrogeno del consumabile e il controllo dell’interpass sono determinanti soprattutto su spessori elevati o vincoli rigidi.
È buona prassi definire nei WPS limiti di interpass e finestre di calore introdotto adeguate a S235JR, per garantire microstrutture duttili nella ZTA e tenacità coerente con la classe JR, riducendo contemporaneamente il rischio di durezza locale e idrogeno intrappolato.
10.4. Documentazione e tracciabilità
Per ogni lotto di S235JR è necessario il certificato EN 10204 (tipicamente 3.1) riportante analisi e proprietà meccaniche, inclusi i dati per il calcolo del CEV/CET, da allegare a WPS/PQR e ai report di fabbricazione. La gestione del processo di saldatura in officine certificate segue EN ISO 3834, che stabilisce requisiti organizzativi, competenze, controlli e gestione registrazioni a copertura dalla ricezione materiali alla qualifica e ai collaudi finali. In ambito opere strutturali, l’esecuzione di saldature e controlli rientra nel perimetro di EN 1090-2, con livelli di ispezione e accettazione riferiti ai livelli di qualità EN ISO 5817 scelti dal progetto.
10.5. Precauzioni operative per S235JR
- Selezionare consumabili a basso idrogeno e condizioni di asciugatura/stoccaggio conformi al produttore per ridurre il rischio di cricche a freddo secondo le linee guida EN 1011-2 per acciai ferritici.
- Calcolare il preriscaldo con metodo EN 1011-2 tenendo conto di spessore combinato, CEV/CET, idrogeno del consumabile e apporto termico, registrando Tp e interpass nei WPS e nei report di produzione secondo EN ISO 13916.
- Applicare criteri di accettazione e livelli di qualità per imperfezioni secondo EN ISO 5817 in coerenza con l’Execution Class della EN 1090-2 e con la destinazione d’uso del componente.
- Assicurare WPS qualificati ISO 15614-1 e saldatori qualificati ISO 9606-1 con ambiti di validità che coprano processo, posizioni e spessori previsti in produzione per applicazioni S235JR.
- Implementare un sistema EN ISO 3834 per la qualità della saldatura, a supporto della marcatura e della conformità nei progetti strutturali e meccanici con saldabilità S235JR.
11. Controllo Qualità e Prove sull’Acciaio S235JR: Metodologie Standard
Il controllo qualità per l’S235JR si fonda sui requisiti di fornitura della EN 10025-2:2019 e sulle condizioni generali della EN 10025-1, che governano prove, marcatura e identificazione per prodotti piani e lunghi laminati a caldo destinati alla carpenteria strutturale. La conformità di lotto è attestata tramite certificazione secondo EN 10204 (tipicamente certificato 3.1), che riporta analisi chimica, risultati di trazione e, ove applicabile, resilienza Charpy coerente con la classe JR, garantendo tracciabilità colata-prodotto.
Per componenti strutturali immessi sul mercato, la marcatura CE richiede la Dichiarazione di Prestazione (DoP) ai sensi del Regolamento CPR e un sistema di controllo di produzione in fabbrica conforme a EN 1090-1/-2 presso il fabbricante, che integra i dati di materiale S235JR nei fascicoli tecnici di esecuzione. I criteri di accettazione delle saldature dei componenti in acciaio adottano i livelli di qualità della EN ISO 5817 (B/C/D), tipicamente il livello C per EXC2 salvo diversa prescrizione progettuale, con metodi e livelli di ispezione definiti in EN 1090-2 e guide specialistiche per l’ispezione dei giunti.
11.1. Prove meccaniche e di resilienza
La EN 10025-2:2019 stabilisce i requisiti minimi di snervamento, resistenza a trazione, allungamento e resilienza per S235JR, compresa l’energia Charpy V non inferiore a 27 J a +20 °C, da verificare su provini campionati secondo la norma in funzione di spessore e direzione di prova.
I risultati delle prove di trazione e impatto devono essere riportati nel certificato EN 10204 3.1, consentendo il confronto diretto con i valori di capitolato e la verifica di conformità per lotti e sotto-lotti in ricezione.
In ambiti soggetti a valutazioni a fatica o carichi variabili, i risultati di prova del materiale si integrano con le verifiche di dettaglio previste dall’Eurocodice 3 parte 1-9 per i particolari costruttivi, poiché la resistenza a fatica dipende in modo dominante dal dettaglio più che dal solo grado S235JR.
11.2. Ispezioni su saldature e controlli non distruttivi
Per elementi strutturali in S235JR, EN 1090-2 prescrive la pianificazione dei controlli VT, MT/PT, RT/UT e le frequenze in funzione dell’Execution Class e delle categorie di giunto, con criteri di accettazione riferiti alla EN ISO 5817 selezionata dal progetto.
Le guide operative per l’ispezione di carpenterie in acciaio dettagliano sequenze, competenze e documentazione per l’esecuzione e il controllo dei giunti, incluse le registrazioni di non conformità e riparazioni secondo i livelli prescritti. In presenza di requisiti a fatica o in ambienti severi, la specifica di livello B su difetti sensibili (es. mancanza di fusione o undercut) può essere richiesta per aumentare l’affidabilità del dettaglio, con impatto su preparazioni, WPS e piani NDT.
11.3. Documentazione, marcatura e tracciabilità
La marcatura CE dei componenti richiede DoP e FPC conformi, mentre la conformità del materiale S235JR è dimostrata tramite certificati EN 10204 allegati al fascicolo di fabbricazione e collegati alle WPS/PQR e ai report di controllo secondo gli schemi EN 1090-1/-2. I capitolati di fornitura devono riportare esplicitamente grado, stato di fornitura (+AR/+N/+M), classe di resilienza JR e opzioni di prova richieste dalla EN 10025-2, assicurando coerenza tra ordine, marcatura e certificazione 3.1 in accettazione.
La gestione delle saldature segue gli schemi di qualità EN ISO 3834 in officina, integrando qualifiche di procedura (ISO 15614-1) e di saldatori (ISO 9606-1) con i livelli di qualità ISO 5817 e i requisiti esecutivi della EN 1090-2 per componenti in S235JR.
11.4. Tabella – Piano di controllo tipico per S235JR
| Ambito | Norma/Criterio | Oggetto e requisito | Documenti |
| Prove meccaniche | EN 10025-2 | Requisiti ReH/Rm/A e Charpy 27 J a +20 °C per JR | Certificato EN 10204 3.1 con risultati di lotto |
| Marcatura CE componenti | Reg. CPR + EN 1090-1/-2 | DoP, FPC, livelli di ispezione e tolleranze di esecuzione | DoP, manuale FPC, piani di controllo |
| Qualità saldature | EN ISO 5817 | Livelli B/C/D per imperfezioni e criteri di accettazione | Report VT/MT/PT/UT/RT e registri NC |
| Sistema qualità saldatura | EN ISO 3834 | Requisiti organizzativi per processi a fusione | Certificato di sistema e audit di processo |
| Qualifiche | ISO 15614-1 / ISO 9606-1 | PQR/WPS e abilitazione saldatori | Rapporti di qualifica e ambiti di validità |
12. Capitolato d’acquisto e designazione corretta
Per una corretta specifica d’ordine dell’acciaio S235JR è necessario utilizzare il sistema di designazione EN 10027-1, indicando grado, eventuale stato di fornitura (+AR/+N/+M) e requisiti opzionati, coerenti con le condizioni tecniche della EN 10025-2. La forma completa di ordine deve quindi riportare, a titolo esemplificativo, “S235JR +N, EN 10025-2, classe JR, con prove secondo norma”, assicurando che la resilienza 27 J a +20 °C sia parte della fornitura del materiale strutturale.
È buona prassi includere nel capitolato i documenti di controllo EN 10204 (tipicamente 3.1) per garantire tracciabilità di analisi chimica e proprietà meccaniche del lotto in relazione alle “caratteristiche S235JR” richieste dal progetto. Nei componenti destinati ad opere rientranti nel Regolamento CPR, la scelta di materiale conforme EN 10025-2:2019 si integra con i percorsi di DoP e marcatura CE gestiti dal fabbricante ai sensi di EN 1090-1/-2, indipendentemente dalla natura del semilavorato acquistato.
Punti chiave da riportare in ordine
- Grado, stato di fornitura e classe di resilienza: es. “S235JR +N, JR 27 J a +20 °C” in accordo a EN 10027-1 e EN 10025-2.
- Norma di riferimento e opzioni di prova: indicare EN 10025-2:2019 e le opzioni di prova richieste dal progetto per le “proprietà S235JR”.
- Certificazione di lotto: certificato EN 10204 3.1 con risultati di trazione e impatto, legati a colata e prodotto.
13. Checklist di accettazione e collaudi documentali
All’arrivo del materiale S235JR, il controllo qualità deve verificare coerenza tra grado, stato di fornitura e documenti, per assicurare la conformità ai requisiti normativi e di progetto. La prima verifica riguarda il certificato EN 10204, che deve riportare analisi chimica e risultati meccanici minimi della EN 10025-2, con tracciabilità univoca alla colata e al numero di lotto. Per componenti soggetti a marcatura CE, occorre inoltre acquisire DoP, evidenze di FPC e riferimenti a EN 1090-1/-2 che definiscono livelli di ispezione e criteri di esecuzione delle saldature e dei controlli.
Qualora siano previsti giunti saldati, i fascicoli devono includere WPS/PQR e qualifiche saldatori (ISO 15614-1 e ISO 9606-1) insieme ai criteri di accettazione EN ISO 5817 scelti dal progetto, in allineamento con le “applicazioni S235JR”.
Elenco di controllo
- Identificazione e marcatura: grado, stato di fornitura, norma e numero di colata coerenti con ordine e certificato 3.1.
- Prove di materiale: ReH/Rm/A e resilienza JR ≥ 27 J a +20 °C come da EN 10025-2:2019 e certificato di lotto.
- Documenti per opere: DoP, evidenze FPC e riferimenti EN 1090-1/-2 per componenti strutturali marcati CE.
14. Protezioni superficiali e zincatura a caldo
Le schede tecniche del grado S235JR riportano la classificazione di idoneità alla zincatura a caldo in funzione del tenore di silicio e fosforo, con classi che aiutano a prevedere spessore e aspetto del rivestimento nelle “applicazioni S235JR” esposte. Si raccomanda di specificare la Categoria (A, B o D) secondo ISO 14713-2 per garantire la qualità del rivestimento.
Per capitolati che richiedono zincatura a caldo, è consigliabile specificare la classe di composizione idonea e verificare sul certificato EN 10204 i tenori effettivi, coordinando parametri di processo e geometrie per minimizzare deformazioni e differenze di spessore del rivestimento. La gestione congiunta di composizione, spessori e vincoli consente di ottenere rivestimenti più uniformi e duraturi su carpenterie in S235JR, riducendo rilavorazioni e difettosità superficiali.